Un gruppo di ciclisti ha rischiato di essere trascinato sotto un semirimorchio. Il grave episodio si è verificato a Porto Torres, sabato scorso, intorno alle 8.30, quando la comitiva in fila per due procedeva in via Vespucci, lungo la strada che attraversa il ponte Colombo.

Il conducente di un autoarticolato che avanzava nella stessa direzione si è affiancato a pochi centimetri dalle biciclette. «Talmente vicino che abbiamo rischiato di rimanere agganciati e finire nel sottopancia del semirimorchio e sotto le ruote», spiega Davide Tellini, uno dei ciclisti, ex assessore del Comune di Porto Torres.

Volano accuse reciproche, il camionista decide di fermarsi una volta raggiunta la prima rotatoria (ex deposito Esso). «Blocca di fatto il traffico con il suo mezzo pesante, estrae un piede di porco e comincia a minacciarci, senza remore», spiega Tellini, «soltanto quando ha visto la nostra reazione, è risalito sul camion ed ha ripreso la corsa».

Il gruppo di ciclisti lamenta il ripetersi di episodi simili.  «È l’ennesima aggressione che subiamo da parte di coloro che si definiscono professionisti della strada, comportamenti gravi di chi non tiene conto che anche le due ruote hanno diritto di marciare, senza pericoli, per ritornare a casa: sulle bici non ci sono birilli bensì padri di famiglia». 

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