Uffici comunali sguarniti, personale ancora in smart working: nel Comune di Porto Torres richiedere un documento, un atto o un certificato è come giocare a una lotteria. Per rinnovare la carta d’identità occorre attendere mesi, ma soprattutto dietro lo sportello Anagrafe non si trova più nessuno.

Sempre più cittadini lamentano la mancanza di risposte dagli uffici dell’ente, in particolare nei servizi essenziali aperti al pubblico, una situazione di carenza di organico che si riflette sulla prestazione delle attività rivolte agli utenti.

“L’interesse della politica nei confronti degli utenti che chiedono di poter fruire di un servizio essenziale, si avvicina sempre più allo zero. Un atto pubblico non è un favore, è dovuto”. A ribadirlo è il Partito dei sardi che ha riportato la questione dei disservizi nell’Ente anche durante le conversazioni con il sindaco Massimo Mulas.

“A quanto pare l’organizzazione e l’indirizzo politico della macchina amministrativa, che dovrebbe esser il biglietto da visita della città – sottolinea il coordinatore cittadino del Pds, Alessandro Pinna -  sembra relegato nel dimenticatoio. E infatti ormai i cittadini si stanno arrangiando da soli”. Nei giorni scorsi i responsabili del partito hanno raccolto diverse proteste degli utenti assai arrabbiati, molti dei quali costretti a esprimere il proprio disappunto sui social, o a chiedere  l’intervento delle forze dell’ordine.

“Si tratta di inefficienza e negligenza direttiva nell’attribuzione di ruoli e compiti in un pubblico ufficio, - aggiunge Pinna – che impediscono la richiesta di una semplice carta d’identità, danneggiando inoltre la stragrande maggioranza dei lavoratori che svolgono bene il proprio dovere”.  

© Riproduzione riservata