Aumentare e salvaguardare il successo riproduttivo delle specie avifaunistiche che colonizzano l’isola, come l’uccello delle tempeste e la berta maggiore, è l’obiettivo del progetto del Parco di Porto Conte finanziato dalla “Fondazione Gioia e Carlo”.

Si procederà con l’eradicazione del ratto nero dall’isola Foradada, principale pericolo per il successo riproduttivo delle specie di uccelli nidificanti sull’isola situata entro i confini del Parco naturale regionale di Porto Conte, dell’Area marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana e della Zona Speciale di Conservazione di Capo Caccia e Punta Giglio.

A fronte di una modesta superficie, di poco superiore ai 5 ha, l’isola presenta un eccezionale valore naturalistico ai fini della conservazione degli uccelli marini, ospitando siti di nidificazione di tre specie di Procellariformi contenute nell’Allegato I della Direttiva 2009/147 CE: 1. l’uccello delle tempeste mediterraneo Hydrobates pelagicus melitensis, con la seconda colonia italiana (circa 600 coppie nidificanti sull’isola); 2. la berta maggiore Calonectris diomedea; 3. la berta minore Puffinus yelkouan.

Durante la nidificazione, il principale fattore di rischio è legato proprio alla presenza del ratto nero, predatore introdotto dall’uomo in Sardegna e in generale sulle isole, nei confronti del quale le tre specie non possiedono i necessari meccanismi difensivi. I rappresentanti della Fondazione “Gioia e Carlo”, Daria Gentiloni Silveri e Filippo Marchi Falck, sono stati poi accolti dal direttore e dal presidente del Parco, Mariano Mariani e Raimondo Tilloca, per una visita ai musei di Casa Gioiosa e per un ringraziamento formale per l’attenzione riposta nei confronti del Parco di Porto Conte e Area Marina protetta Capo Caccia – isola Piana.


 


 

© Riproduzione riservata