«Non sono un cane»: arrestato a Tula per aver squarciato le gomme di un compaesano, finisce di nuovo nei guai
Il quarantottenne ha rifiutato il braccialetto elettronico e colpito con un calcio un carabinierePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Non sono un cane». Con questa frase il quarantottenne di Tula, già arrestato due giorni fa per aver squarciato le gomme di un compaesano che aveva accarezzato la sua capretta, ha rifiutato il braccialetto elettronico. Opponendo così resistenza alla misura imposta dalla giudice, ieri in tribunale a Sassari, e ai carabinieri del paese che dovevano eseguirla.
I militari sono stati allora costretti ad arrestarlo e a condurlo stamattina, sempre nel capoluogo turritano, per la direttissima. L'uomo, in attesa del rito, ha anche dato in escandescenze colpendo con un calcio un carabiniere.
Il pm Antonio Pala aveva sollecitato per il quarantottenne il carcere, mentre l'avvocato della difesa Stefano Porcu ha richiesto i domiciliari: accolta quest’ultima.