Lo studio su quella che è stata chiamata impropriamente ma suggestivamente "particella di Dio" è nato negli anni '90 a Sassari, quando Guido Tonelli era professore associato dell'Ateneo turritano.

Lo ha rivelato lo stesso scienziato che tra il 2011 e 2012 ha coordinato gli esperimenti al Cern di Ginevra che hanno consentito di individuare il bosone di Higgs.

"Ricordo ancora quei pomeriggi nel dipartimento in via Vienna in cui ero libero dalle lezioni, quei momenti in cui lavoravo al progetto che mi ha portato alla scoperta del Bosone.

Nella quiete di quegli anni sassaresi, in questa università ho sviluppato alcune delle idee che poi ho portato avanti al Cern in collaborazione con le grandi istituzioni di ricerca internazionali. Però gli anni pionieristici della mia indagine sono nati in questa università".

L'appuntamento organizzato questa mattina dall'Istituto Agrario Pellegrini al Teatro-Auditorium della Provincia ha visto pure la partecipazione dei ragazzi dell'Istituto Professionale Industria e Artigianato, del Liceo Scientifico, del liceo Classico, del Liceo Artistico e dell'Istituto Tecnico Ragionieri.

Con linguaggio chiaro e accattivante, il fisico ha parlato del lavoro di ricerca, delle criticità affrontate dagli studiosi e dei grandi misteri dell'universo: dall'inflazione primordiale alla materia oscura.

Tramite i cellulari, inserendo su twitter l'hashtag #tonellisassari i ragazzi hanno posto in diretta le loro domande, alle quali il professore ha risposto con notevole interesse, trattenendosi con gli studenti anche dopo la fine del dibattito.

In serata invece Guido Tonelli è stato ospite dell'Università di Sassari e ha presentato nell'Aula Magna il suo libro "La nascita imperfetta delle cose" (Milano, Rizzoli, 2016) introdotto dal Rettore Massimo Carpinelli.

L'evento è stato organizzato da Muniss-Museo scientifico dell'Università di Sassari in collaborazione con l'Associazione per l'insegnamento della Fisica e la libreria Koinè.
© Riproduzione riservata