Lo scalo marittimo di Porto Torres cresce non solo per il numero di passeggeri registrato nella stagione 2022 (oltre un milione), ma anche per le percentuali in aumento sul trasporto merci, risultati favoriti dall’introduzione di nuovi macchinari e infrastrutture che potenziano le capacità di un porto. Ieri pomeriggio è approdato nello scalo industriale un convoglio con una chiatta di circa 100 metri di lunghezza trainata dal rimorchiatore Odin 1 per il trasferimento di due gru portuali (MHC130 e MHC200), rispettivamente con portata di 80 e 120 tonnellate, le quali andranno ad ampliare le potenzialità dell’impresa portuale Shipping Mediterranean SeaLog, già proprietaria di un'altra gru MHC115 di portata pari a 65 tonnellate.

L’azienda, con amministratore Giancarlo Acciaro, quest’anno ha movimentato merci alla rinfusa per circa 800 mila tonnellate e la movimentazione di alcuni parchi eolici. «È successo tutto nello scalo di Porto Torres, con la collaborazione dell’altra Impresa Compagnia Portuale – sottolinea Acciaro – con la quale si stanno creando i presupposti per un ulteriore aumento dei traffici nello scalo del Nord Ovest, recuperando le lontane tradizioni dell’attività portuale».

L’investimento per l’acquisto delle gru e il trasporto ammonta a circa 2 milioni di euro. «L’arrivo delle due gru segnala l’arrivo di nuovi sviluppi per il porto cittadino, unitamente agli auspicabili investimenti da parte dell’Autorità di sistema portuale, con la quale si sta sempre più collaborando per il miglioramento delle banchine e delle infrastrutture necessarie nel porto anche con l’incremento del traffico passeggeri. Lo sforzo dell’impresa Shipping Mediterranean SeaLog è giustificato dal voler investire per il futuro in modo da offrire sempre più servizi e opportunità all’interno dei sicuri sviluppi mercantili del porto e del territorio del nord Sardegna».

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