Anche in Sardegna dilaga la protesta dei gestori delle discoteche, escluse dalle riaperture anche nell’ultimo decreto. L’annuncio di ristori per 20 milioni di euro non basta.

"Situazione talmente assurda che si stenta a crederci”, afferma il presidente provinciale di Sassari Silb – Confocmmercio Nord Sardegna, Piero Muresu.

“Lo Stato – continua – blocca le discoteche dove ci sarebbe la garanzia di uno scrupoloso controllo della certificazione verde tale da assicurare che tutti i clienti che accedono siano vaccinati o negativi al virus, mentre non interviene nelle numerose situazioni caratterizzate da assembramenti con balli che avvengoni in locali non autorizzati, spiagge, strade, rave party o case private trasformate in sale da ballo”.

I ristori? “Suddivisi per il numero delle imprese beneficiarie rendono nullo l’impatto del sussidio. Occorre consentire alle discoteche di lavorare con clienti muniti di green pass o prevede adeguate misure di sostegno per garantire la sopravvivenza del comparto”.

(Unioneonline/L)

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