Nell’Isola entro il 2050 almeno 31 paesi rischiano di essere cancellati dalla cartina geografica.

Denatalità e spopolamento sono stati gli argomenti al centro della tavola rotonda tenutasi nei giorni scorsi nella sala conferenza del Quarter ad Alghero, voluta dall'amministrazione comunale e organizzata e promossa dal Coordinamento pedagogico del Comune in collaborazione con l'Ufficio politiche familiari nell'ambito dell'Alguer Family Festival.

Su 377 comuni della Sardegna, oltre duecento hanno una popolazione sotto i 3mila abitanti con tasso di denatalità sul quale la Sardegna vanta un triste primato.

Al convegno presenti i sindaci e gli amministratori di diversi Comuni del nord Sardegna: Uri, Usini, Florinas, Olmedo, Sant'Antonio di Gallura, Borutta e Buddusò.

Per l’amministrazione comunale algherese erano presenti gli assessori Salaris, Cocco, Caria e Piras.

Ad aprire i lavori è stato il dottor Paolo Bellotti che, insieme a Sergio Salis, ha illustrato il progetto pedagogico del Comune di Alghero, fra i primi in Sardegna ad aver avviato il processo con il coinvolgimento di tutte le scuole primarie e dell’infanzia della città. Tra gli interventi anche quello di Gianpiero Dalla Zuanna, professore ordinario di Demografia presso il Dipartimento di scienze statistiche dell’Università degli studi di Padova, che ha snocciolato i dati sulla curva negativa della natalità in Sardegna con le prospettive per la nostra Isola.

I nati nel 2022 sono metà dei trentenni, meno di un terzo dei sessantenni e lo stesso numero degli ottantasettenni.

Nell’incontro moderato dalla giornalista Caterina Fiori anche l’intervento di Paolo Masile, pediatra e neonatologo, Silvano Arru, sindaco di Borutta, Eugenia Mette, insegnante che fa parte del Coordinamento pedagogico territoriale, Barbara Letteri, pedagogista e psicologa, oltre a Mimmo Lucà, presidente del Consorzio Cidis di Orbassano.

«Si deve necessariamente invertire la rotta promuovendo politiche di benessere familiare, non solo assistenziali, sulle quali il nostro Comune investe ormai dal 2017 – ha dichiarato l’assessora alla Qualità della vita Maria Grazia Salaris – Sul tema della natalità la politica ha gravi responsabilità, anche perché negli ultimi vent’anni sono stati sempre pochi gli interventi, da parte dei governi che si sono succeduti, a favore delle famiglie».

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