Alfredo Cospito va «subito trasferito». In seguito all’aggravarsi delle condizioni di salute dell’anarchico entrato in sciopero della fame il 20 ottobre scorso per protestare contro il regime del 41bis a cui è sottoposto nel carcere sassarese di Bancali, rompe il silenzio anche il Garante nazionale delle persone private della libertà.

Mauro Palma sottolinea come la struttura di Bancali non è adatta ad occuparsi di lui e che il suo trasferimento ormani «non è più procrastinabile». Soprattutto in vista della possibilità, molto concreta, che la situazione precipiti ulteriormente, dopo la caduta nella quale l'anarchico - che ha già perso 40 chili di peso - ha riportato la frattura del naso e una copiosa perdita di sangue.

La Cassazione ha intanto anticipato al prossimo 7 marzo la discussione del ricorso contro il 41bis, inizialmente prevista per il 20 aprile.

In questi mesi, il Garante ha seguito con attenzione la vicenda di Alfredo Cospito, anche effettuando due visite al carcere. «Lo ha fatto in maniera continua e costante, evitando tuttavia - sottolinea una nota dello stesso ufficio del Garante - di prendere posizioni pubbliche, se non per informare sulle condizioni di salute di Cospito e sulle proprie preoccupazioni per una situazione in progressivo deterioramento. Ma adesso, il Garante nazionale - prosegue la nota - decide di rompere il silenzio per chiedere, questa volta pubblicamente, che Alfredo Cospito sia trasferito con urgenza in una struttura in grado di garantire un immediato intervento di carattere sanitario in caso di situazioni di acuzie, rischio, peraltro, elevato dato il forte stress a cui è sottoposto da mesi il suo organismo».

Il carcere di Sassari, rileva infatti l'ufficio del Garante, «non è dotato di un centro clinico interno e nel territorio limitrofo non vi sono strutture sanitarie in grado di assicurare eventuali interventi urgenti con la dovuta sicurezza».

(Unioneonline/L)

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