Ancora un episodio di prevaricazione praticato da una baby gang la cui missione è quella di pestare in branco dei malcapitati coetanei. Questa volta i bulli hanno minacciato anche un consigliere comunale. L’episodio ieri sera, martedì 24 luglio, intorno alle 19, in pieno centro a Porto Torres. Ico Bruzzi, esponente di Sardegna al centro 20 Venti, è intervenuto per sedare una aggressione di un gruppo di cinque ragazzini nei confronti di due loro coetanei. Spintoni e insulti, minacce che rischiavano di degenerare in qualcos’altro. Il consigliere ha soltanto invitato la banda ad allontanarsi, ha cercato di farli ragionare per evitare conseguenze ben più gravi, invece del classico “voltarsi dall’altra parte” ha scelto di affrontarli a parole senza perdere il controllo.

La risposta dei bulli è stata l’aggressione verbale, pesante e provocatoria, una baby gang pronta a sostituire il bersaglio, dai due ragazzini indifesi all’adulto che cercava di separarli. Dalle parole minacciavano di passare ai fatti. «Questo l’aspetto più inquietante, quando fanno branco i ragazzini perdono ogni rispetto per qualsiasi essere umano, e prevale la violenza e la maleducazione, anche verso gli adulti e gli anziani», spiega Ico Bruzzi, «ragazzini la cui violenza di fondo è troppo spesso tollerata dalle famiglie, e per questo si perde la buona educazione e la convivenza civile».

Nel centro cittadino sono diversi gli episodi di bullismo registrati ai danni di giovanissimi, baby gang che agiscono in pieno orario di passeggio. Quest’ultimo è successo in via Petronia, altri si sono verificati in via Azuni e in piazza Garibaldi. Atti di violenza praticati da minori di 14-15 anni. Fenomeni sempre più frequenti che richiedono un’attenta riflessione. «Cerchiamo di insegnare ai nostri figli il rispetto, - ha detto Franco Satta, presidente del consiglio comunale - soprattutto per le persone molto più grandi di loro, che imparino l'educazione e la moderazione, prima che certe situazioni possano degenerare con conseguenze imprevedibili. Perché secondo con chi vanno a scontrarsi potrebbero nascere seri problemi anche per le famiglie. Occorre tenere sotto controllo i ragazzi». 

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