Il Parco Nazionale dell’Asinara approva il bilancio di previsione, per l’annualità 2024, del valore di oltre 18 milioni di euro, di cui circa 2 milioni derivanti da finanziamenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per il funzionamento ordinario dell'Ente e dell’Area marina protetta. Circa 16 milioni di euro, invece, sono le risorse ottenute dall’Ente Parco accedendo a bandi e finanziamenti europei, statali, regionali.

«Chiudiamo con 2 milioni in più rispetto allo scorso anno, - sottolinea Giancarlo Muntoni, commissario del parco, - quando l’ente è stato costretto a rinunciare a partecipare ad alcuni progetti complessi a causa dell’organico sottodimensionato. Una condizione che stiamo cercando di superare con l’aggiornamento del personale, grazie ai concorsi definiti nel giro di tre mesi per la stabilizzazione di una unità amministrativa, l’assunzione di un’altra unità amministrativa e di due tecnici. Come parco abbiamo intenzione di proporre ai ministeri competenti l’ampliamento dell’organico di almeno 8 unità».

La maggior parte delle risorse del bilancio, pari a oltre 13 milioni di euro, sono state destinate agli interventi sulle opere pubbliche previste dal piano triennale 2024-2026, e sono rivolte agli approdi, a diversi interventi sull’efficientamento energetico sul patrimonio immobiliare in uso al Parco, con fondi del ministero dell’Ambiente attraverso il bando “Parchi per il clima”, e a interventi di valorizzazione della lecceta di “Elighe Mannu”, la manutenzione dei sentieri sterrati, quella dei muretti a secco e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche per funzioni antincendio.

I principali obiettivi gestionali sono raggruppati in tre macroaree strategiche d’indirizzo che riguardano: la conservazione dell’ambiente; l’educazione ambientale e alla sostenibilità; la progettazione comunitaria. Tra gli obiettivi del bilancio l’aggiornamento del Piano del Parco, definito nei giorni scorsi e pronto per essere inviato ai componenti la Comunità del Parco: Comune, Provincia e Regione. Spetta a quest’ultima l’adozione del documento di pianificazione con delibera di giunta. Il Piano diventerà così esecutivo nell’arco di sei mesi.

«La nuova prospettiva del Piano riguarda le attività del Parco - aggiunge Muntoni - che si pone come soggetto al centro dell’area vasta, rappresentata dai comuni che si affacciano sull’isola dell’Asinara (Sassari, Sorso, Sennori, Castelsardo e Stintino) che rafforzeranno la centralità di Porto Torres, territorio a cui appartiene l’Asinara».

In questa direzione l’Ente Parco intende aderire, insieme ai parchi della Corsica, dell’arcipelago della Maddalena e dell’area marina di Capotesta, alla creazione di una riserva di biosfera Mab di livello internazionale.

«Un’altra novità del Piano  del Parco - sottolinea il commissario -  è quella che Cala Reale e Cala d’Oliva verranno individuate come zone D, simili alle zone del parco della Maddalena dove gli aspetti vincolistici vengono contenuti e modificati, sempre nel rispetto dell’ambiente ma tali da consentire nuove prospettive di gestione e sviluppo di attività imprenditoriali». Fino ad ora nell’isola c’erano solo zone C.

«L’Asinara sarà al centro di un nuovo sistema di rapporti con altri enti e piani internazionali, non solo con la riserva Mab, ma - sottolinea il direttore Vittorio Gazale - anche includendoci nella riserva dei cetacei, ottenendo finanziamenti internazionali e inserendoci nell’area Sic che va dall’isola fino all’Argentiera. Come competenze abbiamo un’area molto più ampia rispetto al passato e quindi le azioni possiamo suddividerle nelle tre macroaree previste dal bilancio».

Il direttore ha elencato i principali progetti comunitari inseriti nel bilancio: Sea Forest Life,che ha come obiettivo generale l’incremento della capacità dei serbatoi di carbonio delle praterie di Posidonia; Life A-Mar Program, un progetto coordinato da Federparchi con obiettivo la promozione della partecipazione attiva e consapevole della cittadinanza alla tutela della biodiversità nei siti marini della Rete Natura 2000; Strong Sea life il progetto, con capofila Ispra, che coinvolge le marinerie di pesca di Porto Torres e Stintino e riguarda la gestione dei rifiuti marini dell’area vasta del Parco Nazionale e dell’Area Marina Protetta, e infine Talassa e Life Pinna. 

© Riproduzione riservata