Amianto nei vecchi edifici e in alcune abitazioni del centro cittadino di Porto Torres. Case costruite tra gli anni ’50 e il 1992 con coperture in eternit, resistono al calore ma il rischio è reale. Una piccola struttura con tetto in amianto è stata individuata anche nel porto commerciale, a pochi passi dalla Torre Aragonese, un edificio la cui copertura è ormai fatiscente. «Non è integra e i frammenti potrebbero disperdersi nell’aria facilmente», sottolinea Giuseppe Alesso, presidente del comitato cittadino di volontariato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara. «Pertanto riteniamo che sia pericolosa per la salute umana», aggiunge «per questo abbiamo inviato nota di segnalazione alla Capitaneria di porto, in quanto sorge su area demaniale». La bonifica è l’unico modo per evitare ogni esposizione occasionale all’amianto.

Eppure lastre di eternit caratterizzano ancora le coperture di molte abitazioni. Il Comune di Porto Torres ha avviato un piano di censimento dei materiali con presenza di amianto negli edifici comunali di sua proprietà. L’obiettivo è tutelare la salute sia della popolazione professionalmente esposta, sia dei cittadini in generale, attraverso l’eliminazione totale dell’esposizione alle fibre di amianto o, quanto meno, ridurla ai livelli minimi possibili. Il tema amianto in città era stato portato all’attenzione del consiglio comunale dal gruppo consiliare sardista che aveva chiesto un censimento sul numero degli edifici che presentavano manufatti in eternit. 

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