L’acqua di Alghero non è potabile dal 21 di novembre, ma i cittadini algheresi lo hanno saputo solo ieri (28 novembre), a distanza di una settimana dalle analisi che avevano sancito la non conformità delle acque.

Un particolare di non poco conto, in merito al quale l’opposizione intende fare chiarezza. Per una settimana, infatti, si è utilizzata un’acqua con parametri fuori norma (presenza trialometani), a causa di una mancata comunicazione.

«Per capire a cosa e a chi sia stato dovuto un ritardo così grave ieri abbiamo subito presentato un accesso agli atti, in modo da poter visionare tutta la comunicazione intercorsa tra la ASL, Abbanoa e il Comune», scrivono i consiglieri Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Mimmo Pirisi. «In attesa di consultare tutti gli atti, si può dire che nell’ordinanza sindacale le colpe vengono scaricate sulla ASL, che solo ieri avrebbe comunicato i risultati delle analisi non conformi. Se così è, ci aspettiamo da parte del sindaco Conoci un’azione di protesta estremamente forte e decisa nei confronti dei vertici ASL e dell’assessorato alla Sanità guidato dal suo collega sardista Doria», aggiungono i rappresentanti della minoranza. «Peraltro, occorre ricordare che, tra l'indifferenza del sindaco, a Maristella i parametri dell'acqua sono fuori norma oramai da un mese».

ABBANOA – Abbanoa non ha rilevato alcuna criticità nell’acqua di rete del comune di Alghero. Con una Pec inviata ai Servizi di Igiene degli Alimenti della Asl di Sassari, il gestore unico del servizio idrico fa notare che, con frequenza giornaliera, vengono verificati i parametri operativi d’impianto e non sarebbero state registrate alterazioni nei dosaggi dei reattivi, né disservizi di apparecchiature. Dal 2017 nel potabilizzatore di Montagnese viene impiegata la monoclorammina a garanzia della clorocopertura della rete idrica. Una soluzione, spiegano da Abbanoa, in grado di eliminare la non conformità per il parametro Cloriti. Le analisi in mano ad Abbanoa, dunque, non sono quelle che invece risultano alla Asl. Per questo motivo Abbanoa suggerisce di effettuare ulteriori campionamenti in contemporanea.

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