Partita da ieri la raccolta fondi per Zouhair Lamouna, il ragazzo di 20anni morto a Sassari domenica sera. Gli amici del ragazzo stanno promuovendo una colletta per fare in modo che le spoglie del giovane possano riposare in Marocco, terra d’origine dei suoi familiari. Oltre all’iniziativa su internet anche alcuni bar del centro, dell’Emiciclo Garibaldi e all’angolo con via Torre Tonda, hanno sul bancone un salvadanaio con cui poter contribuire.

Zouhair, detto Zuzu, era ritornato nella propria casa di viale Trento all’alba di domenica al termine di una serata trascorsa con gli amici venendo ritrovato senza vita a letto dai genitori ore dopo. Una morte inspiegabile su cui ha aperto un’inchiesta la procura della Repubblica, e la pm Lara Senatore che ha disposto un’autopsia per fare chiarezza sulle ragioni del decesso visto che, secondo una prima ricostruzione, non vi sarebbero segni esterni di violenza sul corpo di Zouhair.

A eseguirla, forse nella giornata di oggi, il dottor Giovanni Sciarrotta. Zuzu aveva frequentato l'Alberghiero di Sassari ed era benvoluto da tutti e, da qualche tempo, lavorava fuori del capoluogo turritano dove ritornava nei weekend ritrovando i familiari. Persone descritte da tutti come integrate e che lavorano nell’assistenza agli anziani. Sul profilo Instagram del giovane tanti primi piani, accompagnati dalle musiche di Sfera Ebbasta, Capo Plaza e Baby Gang, oltre all'abbraccio con una ragazza. Ed è lei a dedicargli un post sui social. «Ti ho amato come nessun altro e ti amerò per sempre- scrive- Non te lo meritavi, proprio tu no».

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