Un’altra giornata infernale per la Sardegna, con ben 30 incendi divampati in tutto il territorio regionale. Undici roghi hanno richiesto l’intervento immediato dei mezzi aerei della flotta regionale e nazionale, mentre a terra si è mobilitata un’imponente macchina antincendio per arginare le fiamme, spesso alimentate da un vento impietoso.

Carbonia e San Giovanni Suergiu sono diventati epicentro di un’emergenza che ha assunto contorni drammatici. In entrambi i casi, le fiamme si sono spinte minacciose fino a ridosso delle abitazioni.

A Carbonia, in località Campu Frassolis, l’incendio ha assunto dimensioni tali da rendere necessario il dispiegamento di due elicotteri regionali – un Ecureuil e un Superpuma – due Canadair della flotta nazionale e un elicottero dell’Aeronautica Militare. Le operazioni sono state coordinate dal COP di Iglesias e dai direttori delle operazioni di spegnimento (DOS) delle stazioni forestali di Carbonia e Sant’Antioco.

Poco distante, un secondo vasto fronte di fuoco è scoppiato a San Giovanni Suergiu, in località Is Urigus. Alcune case sono state evacuate.

Anche qui, le fiamme hanno minacciato l’area rurale e diverse squadre di Forestas e volontari sono state impegnate nel contrasto a un incendio che ha divorato ettari di canneto. In supporto, ancora due Canadair e un elicottero regionale.

La situazione è critica anche nel resto dell’Isola. In località Lu Sassu, nel comune di Nulvi, il fuoco ha ripreso vigore dove solo pochi giorni fa era stato domato, costringendo nuovamente all’intervento squadre di terra e un elicottero da Anela.

Stessa scena a Nurri, Bono, Bottidda, Torpè, Senorbì e Castelsardo, dove le fiamme hanno devastato aree di macchia mediterranea, pascolo alberato e terreni agricoli. Le operazioni sono state rese ancora più complesse dalla morfologia del territorio e dalla presenza di numerose abitazioni, che in più casi hanno fatto scattare l’allerta per incendi d’interfaccia.

A Maracalagonis, in località Funtana Flummini, le fiamme hanno lambito i confini dell’area urbana, minacciando case e residenti. L’intervento congiunto di volontari, barracelli e vigili del fuoco ha evitato il peggio.

E un altro incendio è divampato in un capannone del consorzio di bonifica a Villasor.

(Unioneonline/Fr.Me.)

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