Una lunghissima camera di consiglio e, alle 17,45, la sentenza: ergastolo per Giuseppe Cadinu e Pasquale Congiu, 20 anni per Raffaele Nonne. Dunque i tre banditi che il 9 ottobre 2007 hanno tentato di rapinare l’ufficio postale di Pula hanno ucciso il loro complice Salvatore Brau che faceva da palo. Il gup di Cagliari ha condannato Cadinu e Congiu al carcere a vita nonostante lo sconto previsto dal rito abbreviato: questo perché è stato inflitto come pena aggiuntiva l’isolamento diurno. La differenza di pena fra i tre imputati è invece legata al fatto che Nonne si è arreso subito e non ha sparato, gli altri due invece hanno ingaggiato un conflitto a fuoco coi carabinieri.

LA RAPINA. La rapina finita nel sangue risale al mattino del 9 ottobre 2007: a bordo di un Fiorino Brau sta controllando la via San Giovanni. La notte precedente Pasquale Congiu, Giuseppe Cadinu e Raffaele Nonne si sono introdotti nell’ufficio postale in modo da farsi trovare dentro all’arrivo del direttore: sono incappucciati, protetti da giubbotti antiproiettile, armati di pistole, fucili e bombe a mano. Alle 8 arrivano quattro impiegati e quattro postini, i banditi li tengono a bada e aspettano il direttore. Quando fuori il palo si accorge della presenza dei carabinieri in borghese col telefonino avvisa i complici che, arraffati 15.000 euro e lasciata per terra una bomba a mano, escono dagli uffici. Con loro ci sono due impiegati, in ostaggio. Brau imbraccia un fucile a pompa e spara contro il fuoristrada blindato dei militari che da giorni controllano Pula e diversi centri vicini perché sospettano che il gruppo barbaricino stia preparando l’ennesimo colpo. Brau preme ancora il grilletto ma l’arma si inceppa. Anche i complici, abbandonati gli ostaggi, esplodono numerosi colpi di pistola. Brau viene colpito a morte, un carabiniere è ferito a una mano, mentre Nonne si arrende Cadinu scappa insieme a Congiu: in una strada parallela i due vedono un furgoncino, a bordo ci sono il pizzaiolo Pietro Paolo Locci, e un suo amico, Luigi Piu. Il pizzaiolo viene raggiunto alla testa da un proiettile di rimbalzo, e da quel giorno è in stato vegetativo, i banditi fuggono a piedi. Colpito a una gamba Cadinu si ferma, Congiu invece entra in una villetta, prende in ostaggio tre persone e soltanto dopo tre ore si arrende al sostituto Giancarlo Moi.

IL PROCESSO AL CARABINIERE. Il processo al carabiniere Alessandro Pillittu accusato di lesioni colpose gravissime per aver esploso il colpo che ha raggiunto il pizzaiolo si terrà il 30 aprile davanti al gup, la sentenza è prevista per il 3 giugno.
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