Non si è trattato di un incidente domestico. La morte di Ignazio Melis, avvenuta il 22 febbraio scorso nella sua casa di Ballao, è la conseguenza di un omicidio volontario.

È questa la pista seguita dalla Procura di Cagliari. Dopo tre mesi è stata consegnata la prima relazione firmata dal medico legale, Roberto Demontis, e ora la pm Rosana Altieri dovrà decidere se riconsegnare la salma dell’allevatore 67enne alla famiglia.

Il corpo era stato messo sotto sequestro per effettuare una serie di accertamenti dato che la dinamica di quanto accaduto non era chiara fin da subito ed era stato aperto un fascicolo. Verifiche che hanno portato a confermare la morte violenta avvenuta con colpi alla testa inferti con un corpo contundente non identificato.

In questi mesi nell’abitazione della vittima sono stati effettuati numerosi sopralluoghi da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari e dei colleghi della Compagnia di San Vito con il supporto degli specialisti del Ris.

Sulle pareti sarebbero state trovate varie tracce di sangue in prossimità delle scale. 

(Unioneonline/s.s.)

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