Negli ultimi 50 anni la popolazione di Soleminis è cresciuta di oltre 800 abitanti. Oggi i residenti sono 1820. Un paese in controtendenza. Si arriva, si capisce subito che qui si vive a misura d'uomo.

E, poi la vicinanza a Cagliari (una ventina di chilometri ) e agli altri paesi dell'hinterland, del Parteolla e della statale 131. Così capita che a trasferirsi sono giovani coppie, ma anche intere famiglie. Si vive insomma bene.  

"In Sardegna – dice il sindaco Fedele La Delfa - tanti piccoli centri si spopolano; tanti altri continuano ad attrarre nuovi nuclei familiari, che scelgono di trasferirsi in contesti ‘a misura d’uomo’. Il nostro è un paese speciale, dove le relazioni sociali e il fascino accattivante delle colline che lambiscono il centro abitato, restano il vero valore aggiunto di una comunità accogliente e pacifica. Gli ultimi arrivati che hanno scelto di vivere a Soleminis sono Jean Marc, Céline, Maxìme e Quentìn! Lui e lei (con i figli di 11 e 14 anni), ristoratori francesi. Hanno acquistato un bel lotto di terreno per fare casa, agricoltura e olivicoltura. Li ho ricevuti in Municipio. A loro, i nostri auguri”.

Nel 1865 a Soleminis, allora paesino prettamente agricolo nel cuore del Parteolla ai confini con Settimo San Pietro, erano 465. Diventati 350 dieci anni dopo, nel 1871. Nel 1972 si raggiunse quota mille: oggi, come detto, Soleminis conta più di 1800 residenti. 

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