Un compleanno speciale, quello di Maria Casula, sia per aver superato il secolo di vita che per il fatto di cadere in piena pandemia.

Il Covid-19 è solo l’ultima delle frontiere attraversate dall’ultracentenaria di Siurgus Donigala che oggi compie 101 anni. È nata a Donigala il 18 maggio 1920 (lo stesso giorno in cui in Polonia è nato Karol Wojtyla), sette anni prima della fusione con Siurgus sancita ufficialmente il 29 luglio 1927 con l'istituzione del Comune di Siurgus Donigala. 

Nel 1941 si è sposata con Angelo Puddu, un suo compaesano, agricoltore, scomparso nel 1973. Dall’unione sono nati cinque figli, due di loro sono deceduti. Questa mattina ha ricevuto la visita del sindaco Antonello Perra che le ha portato gli auguri dell’intera comunità. “Sono felice di averla trovata sempre arzilla e in perfetta forma fisica”, ha detto il primo cittadino. 

Zia Maria nel corso della sua lunga vita ha affrontato l’influenza spagnola, che causò tra i 40 e 50 milioni di vittime, la crisi economica del ’29, l’ascesa e la caduta del fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, il boom economico, l’arrivo del nuovo millennio e adesso persino la pandemia da coronavirus. “L’importante è non abbattersi mai”, dice l’arzilla nonnina. È devota in particolare di San Giovanni XXIII. "Se sono ancora in vita è perché dall'alto hanno deciso così", ama ripetere zia Maria. 

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