Cinquanta chili di marijuana sono stati trovati in un magazzino nel centro abitato di Seulo dai carabinieri della stazione del paese che hanno provveduto a sequestrarli. Ma il decreto di sequestro ha le ore contate perché c’è stato un difetto di notifica nell’udienza di riesame. Nel frattempo sono scesi in campo i difensori dell'agricoltore denunciato a piede libero per detenzione al fine di spaccio di stupefacenti, gli avvocati Stefano Murgia e Pier Andrea Setzu, che ribadiscono come il materiale rinvenuto sia della normalissima cannabis light: «Il nostro assistito», sottolineano, «fa parte di quei tanti agricoltori sardi onesti che stanno coltivando un prodotto che, a causa di interpretazioni troppo frastagliate, si ritrovano sul banco degli imputati. Nel silenzio delle associazioni di categoria».

Il sequestro

La marijuana, stando a quanto racconta l’accusa, era divisa in 49 scatoloni e pronta per essere messa sul mercato. La perquisizione è stata eseguita il 9 giugno scorso dopo che i militari avevano sentito un forte odore proveniente dall'interno dell’edificio. Da qui la scoperta delle confezioni al primo e al secondo piano della casa. A finire nei guai è stato un 44enne di Seulo, che però ha subito impugnato il provvedimento di sequestro davanti al Tribunale del Riesame di Nuoro presieduto dal giudice Vincenzo Amato.

L’udienza di riesame

Con due distinte memorie depositate ai giudici, gli avvocati Stefano Murgia e Pier Andrea Setzu hanno evidenziato un difetto di notifica della convocazione dell'udienza che è stata dichiarata nulla. Di conseguenza, visto l’assenza dei tempi tecnici, il Tribunale della Libertà sarà chiamato ad annullare il decreto di sequestro.

L'indagine

Nel frattempo i difensori hanno già fatto sapere agli inquirenti che i cinquanta chili di marijuana finiti nel mirino della Procura di Lanusei proverrebbero da una piantagione di droga leggera, la cosiddetta cannabis light, con un principio attivo molto basso. L'indagato, infatti, aveva già provveduto ad analizzare il materiale che aveva evidenziato un tasso di Thc ampiamente entro i limiti di norma. Bisognerà ora capire cosa deciderà di fare la Procura, visto che i cinquanta chili sono ormai in fase di dissequestro e destinati ad essere restituiti all’azienda agricola di Seulo. Il pm potrebbe dunque disporre una propria consulenza da mettere a confronto con quella già fatta dalla difesa.

Francesco Pinna

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