È accusato di aver intascato una mazzetta durante un incontro in un bar. Una tangente chiesta per facilitare alcune pratiche che fanno capo al suo settore. Per questo Antonio Fadda, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Sestu, è stato arrestato  dai carabinieri del nucleo investigativo di Cagliari, con il supporto dei colleghi della stazione del paese. 

Le manette sono scattate dopo l’incontro in un locale all’interno della Corte del Sole, luogo fissato per la consegna del denaro. Ma  l’interlocutore di Fadda si era già rivolto agli inquirenti, che hanno organizzato la trappola. 

A monte c’è una complessa attività investigativa avviata nei giorni scorsi, proprio a seguito della denuncia formalizzata dai responsabili di un’azienda incaricata della realizzazione, nel territorio di Sestu, del primo impianto nazionale per la produzione di idrogeno tramite energia fotovoltaica.

Fadda avrebbe preteso una somma di denaro contante, suddivisa in due tranche, come corrispettivo per garantire la rapida definizione dell’iter burocratico e il rilascio di alcune delle autorizzazioni necessarie per la prosecuzione dei lavori.

Raccolta la denuncia, d’intesa con la Procura della Repubblica di Cagliari, i carabinieri hanno pianificato una consegna controllata del denaro. Al momento dell’arresto, il capo dell’ufficio tecnico di Sestu è stato trovato ancora in possesso delle banconote, tutte segnate. 

Le attività dei militari sono poi proseguite con accurate perquisizioni nell’abitazione e nell’ufficio comunale: qui sono stati sequestrati supporti informatici come Pc e telefoni. Ma è stata trovata anche un’altra somma di denaro che i carabinieri ipotizzano possa essere legata a un ulteriore episodio di corruzione. 

Al termine delle formalità di rito Fadda è stato portato in carcere a Uta. 

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