Da oltre quattro decenni, la mostra del pane e dei dolci a DomusArT è un appuntamento imperdibile per i cultori delle tradizioni sarde. Nata da un episodio quasi fiabesco, in cui un topolino nella chiesa di Sant’Antonio si nutrì di dolci e pani, l’esposizione oggi raccoglie oltre cento tecche che celebrano l’arte della panificazione in tutta l’Isola. Pane e dolci provenienti da ogni angolo della Sardegna si offrono alla vista e al palato, testimoni di una cultura millenaria che ancora oggi resiste e si rinnova.
Nonostante quest’anno il forno a legna sia rimasto spento per ragioni di sicurezza, il profumo del pane fresco – su moddizzosu, impastato all’alba e lasciato riposare nelle tradizionali ceste di canna – permea l’atmosfera. A dare inizio alla festa è stata la voce inconfondibile di Elena Ledda, una delle interpreti più amate della cultura musicale sarda.
Il cortile dell'ex casa Angioni si anima di scene di vita contadina: tra un bicchiere di vino dolce offerto dai locali e le mani sapienti di Marcella Melis che preparano la fregola, si respira l’autenticità di una tradizione secolare. Dalla fregola ai mostaccioli di Oristano, dai cestini di Sinnai alle ceramiche di Assemini, ogni angolo racconta una storia.
Anna Chiara Loi, presidente della Pro Loco, sottolinea con orgoglio l’importanza di preservare queste tradizioni: «Il pane è cultura, identità e condivisione. Dobbiamo custodire la nostra memoria, anche per chi non vive più in Sardegna». Anche la Pro Loco di Candelara, ospite d’onore, ha portato i propri tesori gastronomici, arricchendo ulteriormente questa celebrazione della cultura del pane.
 

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