Il profumo del mosto è ormai un lontano ricordo. Le botti e i boccioni del vino sono vuote, nelle mensole non c’è più il formaggio, ma dietro quella porta azzurra di via San Michele che nasconde una vecchia cantina con i muri in pietra questi oggetti, ormai non più utilizzati, hanno trovato una nuova vita diventando originali "scaffali" per ospitare libri. Nasce così il primo Book crossing esterzilese, dove chiunque può lasciare a disposizione di altre persone i libri che ha già letto e che desidera continuino a vivere e viaggiare nelle mani di qualcun altro.

«Noi però abbiamo allargato questo concetto creando delle “stanze della lettura”: stiamo recuperando piccoli spazi abbandonati del nostro paese per farli diventare luoghi in cui non solo lasciare e portare via dei libri, ma in cui fermarsi a leggere, discutere, condividere l’esperienza della lettura», spiega Antonio Puddu, psicologo e ideatore del progetto che ha scelto di vivere a Esterzili insieme alla sua famiglia, «questo è uno dei modi che abbiamo pensato per riappropriarci e far rivivere alcuni dei tanti angoli dimenticati del nostro paese».

Tutto nasce con l’associazione culturale il MagazZeno che Antonio ha creato con la compagna Valeria Boi, giovane di Esterzili da sempre impegnata sui temi dell’ecologia e della sostenibilità in generale.

L’obiettivo dei due giovani è quello di promuovere e sostenere una cittadinanza attiva e partecipativa attraverso la creazione di spazi di aggregazione, discussione e socialità. E in questa loro iniziativa sono già riusciti a coinvolgere diversi esterzilesi.

«Il nome MagazZeno – aggiunge Antonio – indica appunto le cantine delle nostre case che spesso si trasformano in luoghi di socialità senza troppi fronzoli. Qualcuno direbbe che nulla accade per caso, il nome infatti riprende in parte anche quello di nostro figlio Zeno, l’unico residente a Esterzili nato nel 2022, e forse uno dei principali motivi per cui ci siamo impegnati in questa avventura: lasciare alle generazioni future un posto migliore in cui vivere».

Ma la forza dell’associazione sta nell’eterogeneità dei suoi soci, ognuno con professionalità, passioni e caratteristiche differenti. E per il futuro? «In futuro contiamo di creare stanzette dei giochi di società, della musica, dell’arte. Ma a breve partirà il cineforum con rassegne destinate sia ai ragazzi che agli adulti, e alcuni laboratori sulle erbe e il loro utilizzo, più avanti, invece, contiamo di concretizzare una serie di progetti artistici e musicali», conclude Puddu. 

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