Regalo di fine anno per Franco Ziri, 60 anni, titolare dello storico negozio di abbigliamento Caria tra le vie Vittorio Emanuele e La Marmora a Quartu Sant'Elena.

Nei giorni scorsi, sfogliando tra la posta elettronica, si è trovato davanti una pec di certo poco gradita. Tutta per lui, e soprattutto tutta da pagare, entro cinque giorni per avere una riduzione e comunque in fretta prima che si attivino le penali, una multa per avere lasciato l’auto in sosta sopra le strisce pedonali.

 Fin qui niente di strano. Peccato però che la sanzione sia stata firmata dalla Polizia locale di Napoli per una sosta in via Bagnoli il 24 novembre del 2022. Ma Ziri a Napoli, non c’è mai stato. E soprattutto non certo quel giovedì 24 novembre quando come ogni giorno era al suo posto in negozio ad accogliere i clienti.

Così adesso, passati anche i cinque giorni utili per avere la riduzione tra tentativi andati a vuoto di parlare con la polizia locale napoletana, è pronto a presentare ricorso al Giudice di pace. Non tanto per la cifra che non è altissima, 92,50 euro, ma per tutti i disagi che ne seguono e soprattutto «perché non è giusto dovere pagare per un errore del genere. Che mi dimostrino che quel giorno io ero a Napoli».

Giorgia Daga

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: 

“In primo luogo si può ritenere plausibile un errore materiale all’atto dell’inserimento dei dati dell’accertamento della violazione nel sistema di registrazione. Si tratta di una eventualità possibile, benché statisticamente marginale rispetto alla mole complessiva delle attività poste in essere dagli operatori e, pur essendo auspicabile che per il futuro venga ulteriormente contenuta, non ha certamente carattere doloso, ma deriva dalla parte ‘umana’ del rilevamento delle infrazioni.
Tanto premesso va evidenziato che al momento non è possibile escludere l’eventualità di una targa clonata o contraffatta, da avvalorare nel caso di future ulteriori sanzioni, ed è opportuno precisare che le procedure conseguenti agli accertamenti di violazione amministrativa nell’organizzazione del Comune di Napoli sono affidate al Servizio Gestione Sanzioni Amministrative e non alla Polizia Locale. Si tratta di un ufficio che appartiene ad una diversa Area dell’Amministrazione, quella delle Entrate, tra i cui compiti rientra anche la ricezione delle istanze per le valutazioni in autotutela o per i ricorsi avverso i verbali elevati dagli agenti municipali per infrazioni al Codice della Strada. Per questo motivo va corretta l’attribuzione delle responsabilità circa la riferita impossibilità di entrare in contatto con gli uffici competenti; la Polizia Locale di Napoli è operativa e contattabile H24: il dialogo con qualunque operatore avrebbe consentito al cittadino, comprensibilmente tratto in errore da una fuorviante associazione di idee, di essere correttamente indirizzato verso il Servizio comunale effettivamente competente a risolvere la sua questione. 
È infine doveroso precisare che, per questa situazione come per altre potenzialmente soggette a ‘contestazione’ da parte dell’utente destinatario di sanzione, la procedura assicura una doppia via di tutela, quella del ricorso al Prefetto alternativa e principale rispetto a quella al Giudice di Pace, la prima delle quali può essere esercitata senza alcun costo aggiuntivo. Il documento meccanizzato, che accompagna la notifica del verbale di accertamento, descrive dettagliatamente iter e modalità per esercitare tale diritto".

Comando della Polizia Municipale di Napoli

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