Sono rifiuti pericolosi, lo hanno stabilito le analisi. E devono essere rimossi. Il parco di Molentargius batte cassa in Regione e chiede mezzo milione di euro per la messa in sicurezza in emergenza della gigantesca discarica dei piattelli abbandonati nell’area dell’ex campo di tiro a volo, in territorio di Quartu. 

La somma necessaria, per essere precisi, è di 445mila euro: è riportata nella delibera del consiglio direttivo dell’ente, datata 17 ottobre ma pubblicata solo nei giorni scorsi, che porta la firma del presidente Stefano Secci, con la benedizione del direttore Claudio Papoff.

L’intervento è stato  classificato come urgente “in quanto, ad una prima caratterizzazione dei rifiuti, gli stessi risultano pericolosi”.

Il riferimento è a migliaia di coppelle mancate dalle fucilate e a una quantità impressionante di pallini di piombo immersi nel fango. Giacciono lì, tra la strada del lungosaline  e la spiaggia, da quando è stato chiuso il poligono. Riemergono nei periodi di “secca”, ma non deve più succedere. 

Nel provvedimento non si parla di bonifica. Viene approvata una scheda progettuale per la rimozione e per l’indagine ambientale successiva, che dovrà stabilire se l’area protetta è stata inquinata. E solo allora si saprà se nelle acque di Molentargius sono state rilasciate sostanze nocive e in quali quantità. 

Enrico Fresu

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