Nuovi campanelli d’allarme dal pronto soccorso dell’ospedale san Giuseppe Calasanzio di Isili. Qualche giorno fa un infermiere è rimasto da solo a gestire il servizio: l’unico medico in turno si è spostato per un trasferimento e non vi era disponibilità di un’ambulanza medicalizzata.

«Si è arrivati al punto – denuncia il segretario territoriale del Nursind Cagliari, Fabrizio Anedda – che non si garantisce neanche il minimo previsto per una semplice Unità di primo soccorso. Ci si ritrova un pronto soccorso limitato alle sole 12 ore diurne con un organico composto da soli tre medici in luogo dei sette previsti per il pronto soccorso menzionato dal Decreto ministeriale 70 del 2015».

L’esiguità dei numeri impedisce ai medici di garantire la pronta disponibilità per le ore notturne e capita sempre più spesso che l’orario di servizio si allunghi.

Non solo: sabato 31 dicembre e per tutta la giornata di Capodanno non è stata garantita la continuità assistenziale ai comuni di Isili, Serri, Nurallao, Escolca, Gergei e Nuragus a causa della mancanza della guardia medica. «Il territorio di Isili – aggiunge Anedda – era praticamente senza la possibilità di avere alcuna assistenza medica durante gli orari notturni, fatta eccezione per il servizio del 118».

Oltre alla mancanza cronica di personale il pronto soccorso continua a lavorare sui codici gialli e sui codici rossi benché sia previsto che questi raggiungano le strutture specializzate con servizi diagnostico-strumentali adeguati. 

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