I paracadutisti "tondi" della Penisola promuovono i cieli di Serdiana
Tendenza invertita per i "tondi" (così chiamati nel gergo paracadutistico). Non c'è più bisogno di "emigrare" per completare il corso in vista dei concorsi per entrare nei diversi Corpi militari, anzi, ora sono gli allievi, ragazzi e e ragazze, della penisola a venire in Sardegna per saltare.
I "tondi", per via dei paracadute con vela a calotta emisferica(ad apertura automatica, con fune di vincolo, in uso alle aviotruppe italiane), nella scuola di paracadutismo di Serdiana sono più che raddoppiati nel corso degli ultimi anni, come spiegano, nel video, Vincenzo Varuni direttore della scuola paracadutisti Sardegna e Mario Sollai istruttore paracadutista e presidente dell'ANPDI (Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia) della sezione provinciale di Cagliari, che conta al momento 142 soci, tra ordinari, aggregati e simpatizzanti.
Ogni corso prevede una parte didattica, da tre a quattro lezioni a settimana, per due mesi, a cui si aggiungono anche delle prove fisiche. I lanci, invece, vengono effettuati da 500 metri d'altezza con apertura del paracadute entro 4-5 secondi al massimo.