Dagli angoli suggestivi del centro storico esterzilese, dove appena una settimana fa ha arricchito la manifestazione “Donus de Paschixedda – organizzata dalla Pro Loco -, il presepe “dei diritti e dei valori” è ora protagonista nella chiesa di Sant’Ignazio, nell’omonima piazza, affianco al presepe tradizionale che racconta la nascita di Gesù a Betlemme.

Dieci culle vuote – barzolusu nel sardo esterzilese -, sono state posizionate all’ingresso della chiesa, “costringendo” chi vi accede a leggere, riflettere e chiedersi: “È davvero Natale per tutti?”. “Cosa è il Natale?”. Ogni culla è accompagnata da una maglia colorata con i dieci comandamenti rielaborati e rivisitati da 23 ragazzi e ragazze che hanno partecipato a un laboratorio di cittadinanza attiva, realizzato dalla cooperativa sociale “Vela Blu”.

Davanti le bandiere della Palestina e di Israele: «Nascerà sotto le bombe», recita uno striscione ben fissato sulla parete. Al centro del presepe “contemporaneo” c’è l’essere umano, la speranza, la condivisione, l’accoglienza e la gratuità. E poi il messaggio che più di altri - in questo momento storico - induce alla riflessione: «Natale è pace». Una pace che manca in troppe parti del mondo, ma anche nel cuore di tanti e tante e che i ragazzi con il loro lavoro invocano.

«Le nostre culle vuote richiamano alle culle di tutte le guerre, di ogni tempo e di ogni luogo, come quella di Betlemme, quando Maria e Giuseppe dovettero partire per l’Egitto, per proteggere Gesù dalla guerra nel cuore dell'uomo e lasciarono la culla vuota, in attesa di nuovi tempi, di nuovi spazi e di nuovi uomini e donne di pace», spiega Don Alfredo Diaz, che ha accolto con entusiasmo le emozioni dei ragazzi e delle ragazze di Vela blu.

«La nostra vita riempia queste culle che attendono la presenza di Dio, che viene e avviene nella nostra umanità in colui che Egli ci ha dato come il Dio visibile a noi: Gesù Cristo». E oggi è necessario «rinascere e abitare gli spazi plurali che abbiamo costruito, con simboli e messaggi di condivisione e di futuro», aggiunge Anna Melis, presidente Vela Blu, «il messaggio più importante per i ragazzi e le ragazze, in questo momento, è la pace. È Natale in tutto il mondo, ma forse dobbiamo iniziare davvero a lavorare per seminare la pace, che, come ben hanno sintetizzato loro in uno dei dieci comandamenti: “non nominare la pace invano”, non deve essere solo citata, ma bisogna realizzarla».

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