Un detenuto di ritorno da un permesso premio ha cercato di introdurre nel carcere di Uta 160 grammi di hashish, ma gli agenti della Polizia penitenziaria hanno trovato la droga e lo hanno denunciato. Inutili i suoi tentativi di eludere i controlli per portare la sostanza all’interno del penitenziario.

Lo rende noto il segretario generale della Sardegna della UIL pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu: «La Polizia Penitenziaria di Uta ha portato a termine l'ennesima brillante operazione di polizia giudiziaria, grazie a un'intensa attività di info-investigativa. Ciò certifica senza alcun dubbio che la Polizia Penitenziaria rappresenta un'eccellenza tra le Forze di Polizia, soprattutto per la poliedricità degli Agenti, i quali non solo garantiscono la sicurezza all'interno degli istituti, ma riescono a portare a termine complesse indagini di polizia giudiziaria, sia all'interno che all'esterno degli stessi».

Il sindacalista sottolinea le condizioni «illegali» in cui gli agenti sono costretti a lavorare, punta il dito contro il sovraffollamento del carcere, che «ospita per 750 detenuti, oltre 200 in più rispetto alla capienza regolamentare di 530 posti», e la carenza organica «di circa 150 unità».

(Unioneonline/L)

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