Cartelle pazze a Quartucciu, cittadini e commercianti sul piede di guerra
Richieste di pagamento improvvise e spropositate per passi carrai e insegne, e in molti chiedono spiegazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Quartucciu monta la rabbia di residenti e commercianti per le richieste improvvise di pagamento su passi carrai e insegne, arrivate senza alcun preavviso. In massa, stamattina i cittadini si sono recati all’ufficio tributi per chiedere spiegazioni. «Ci avrebbero dovuto informare prima, lasciandoci la possibilità di decidere se mantenere il passo carraio o rinunciarvi», lamenta Sergio Spiga, uno dei tanti coinvolti.
Le criticità abbondano: cartelle inviate a nomi sbagliati, calcoli incomprensibili e situazioni inesistenti.
Alcuni cittadini denunciano richieste per passi carrai mai richiesti o già pagati in passato, mentre altri si ritrovano intestate cartelle per proprietà non loro. Anche i commercianti lamentano costi spropositati e disservizi: «Mi chiedono 551 euro per il 2025 solo per le tende solari, indispensabili per proteggere i prodotti, ma per i servizi offerti dal Comune sono cifre enormi», denuncia Manrico Podda, titolare di una profumeria.
La confusione nei calcoli esaspera la situazione. Piero Cireddu, gioielliere, racconta: «Dovrei pagare 35 euro, ma il totale è di 115 senza spiegazioni». Situazioni simili si moltiplicano, mentre il malcontento cresce. Il sindaco Pietro Pisu prova a placare gli animi: «La tassa è necessaria per coprire l’aumento dei costi dei servizi. Amministrare significa prendere decisioni anche impopolari». Ma i cittadini contestano soprattutto la modalità: una gestione frettolosa e mal comunicata, che ha scatenato caos e preoccupazione.