A Siurgus Donigala tornano coprifuoco, asporto e mascherine obbligatorie. Stretta anche a Isili
Giro di vite dopo l’aumento dei contagi Covid
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Stretta anti-Covid nel Cagliaritano.
A Siurgus Donigala, dove i positivi sono passati in poco tempo da 10 a 40, il primo cittadino Antonello Perra ha imposto nuovamente il coprifuoco dalle 24 alle 5 del mattino successivo e l'utilizzo obbligatorio delle mascherine anche all'aperto. Per ristoranti e pizzerie consentito solo l’asporto, mentre nei bar solo servizio al tavolo.
Stop a feste private e altri eventi anche all'aperto. I positivi e chi è in quarantena, l’appello di Perra, “devono stare a casa e non, come mi viene segnalato, in giro per le vie del paese".
A Isili, dove si sono registrati 7 nuovi casi, il sindaco Luca Pilia ha emanato un'ordinanza che prescrive, "per l'intero arco della giornata (24 ore su 24) e fino a cessate esigenze, l'obbligo di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie anche all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi, etc.)".
In tutta la Sardegna sono 32 i centri, piccoli e grandi - tra cui Cagliari e Quartu Sant'Elena (terza città dell'Isola) -, che registrano numeri sopra soglia nell'ultima settimana.
La maggior parte dei casi si trova nella Provincia del Sud Sardegna o nella Città metropolitana di Cagliari, ma non mancano i contagi sopra soglia in alcune comunità dell'Oristanese, del Nuorese e della provincia di Sassari.
Però su 377 Comuni in Sardegna sono ben 218 quelli che non registrano contagi negli ultimi sette giorni.
(Unioneonline/D)