Un ulivo, simbolo di pace e di forza. «Proprio com’era la nostra Najibe, una figlia adorabile», ripetono Omar Zaher e Merita Agus che ieri - insieme ad amici e vicini di casa - hanno ricordato la figlia scomparsa ad appena 19 anni,  insieme ad altri tre  giovanissimi all’alba dello scorso 10 settembre nell’incidente di viale Marconi.

Un incontro nel quartiere di Is Corrias a Selargius, dove la famiglia Zaher vive, e dove da ieri c’è un ulivo con tanto di targa dedicata alla giovane ragazza, proprio davanti alla casa di via Barbagia dove abitava. «Era una figlia splendida, di una purezza unica, e non lo dico perché sono di parte», la ricorda mamma Merita.

«Era speciale davvero, molto altruista e sensibile», racconta ricordando un episodio che risale a poco prima della scomparsa. «Al supermercato ha incontrato una donna che non aveva i soldi per comprare delle caramelle ai figli, e Najibe ha insistito per pagare lei. Lo abbiamo saputo dopo la sua morte, ce lo ha fatto sapere questa signora perché ha riconosciuto nostra figlia dalle foto». 

I dettagli nell’articolo di Federica Lai su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale 

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