Un bracconiere è finito in manette nel corso di un’operazione del Corpo Forestale.

Gli uomini del Nucleo Investigativo del Servizio territoriale di Cagliari lo hanno avvistato più volte nelle zone di Monte Linas, dell'Arburese e dell’Oasi di Scivu, ricche di fauna.

All’inizio hanno pensato che fosse un cacciatore, ma in seguito ad accertamenti hanno appurato che non aveva alcun porto d’armi.

Per questo hanno fermato l’uomo per un controllo, vicino a Gonnosfanadiga. E dalla sua auto, nascosti in un vano del sedile posteriore, sono spuntati un’arma, un fucile da caccia semi-automatico e varie munizioni. 

Quindi è scattata anche la perquisizione nell’abitazione del fermato. Qui, all'interno di un grosso frigorifero, sono stati rinvenuti i resti di un cervo sardo, ucciso da poco e già macellato e suddiviso in vari pacchi. Nello stesso congelatore sono stati scoperti anche carne di cinghiale e di una lepre. 

Sempre nel corso della perquisizione è stato trovato anche un altro fucile, munizioni e 600 grammi di cannabis.

Ulteriori accertamenti hanno permesso di accertare che le armi trovate nell'auto e nell'abitazione dell’uomo erano di provenienza furtiva.

L’uomo è stato quindi tratto in arresto e condotto nel carcere di Uta. Lunga la serie di reati di cui dovrà rispondere: oltre a quelli venatori, rischia infatti di vedersi contestati ricettazione, porto e detenzione illegale di armi e munizioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

(Unioneonline/l.f.)

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