Nessun applauso per festeggiare la vittoria ma un finale spaventoso al Primo trofeo Cellevane. Domenica scorsa due ciclisti che partecipavano alla gara di Zeddiani per ricordare Giuseppe Desogus, morto diversi anni fa in seguito a un incidente in bici, sono finiti sopra un’auto parcheggiata a poca distanza dalla linea dell’arrivo. La strada che ospitava la fine della corsa di 66 chilometri, via Regione Elena, organizzata dall’associazione Quattro Mori bike, non era stata dunque liberata da tutte le auto.

Quando i due ciclisti, arrivati velocissimi, sono finiti sopra la macchina, non sono mancate le urla da parte del pubblico, spaventato. Poi fortunatamente i due atleti si sono subito alzati da terra. Il video, presente sui suoi social, è diventato virale in poche ore.

Sulla spiacevole vicenda è intervenuto Emanuele Porta, presidente dell'associazione che ha organizzato la gara, nonché responsabile del Piano di sicurezza: «E menomale che era presente la macchina che ha attutito il colpo - dice - Altrimenti i due ciclisti sarebbero finiti sopra il muro, dopo essersi toccati tra di loro in corsa. Si sarebbero fatti molto male. Noi abbiamo rispettato tutte le regole, è vero però che abbiamo fatto tanta fatica a far spostare le auto presenti nella strada, questo anche a causa dell’assenza dell’ordinanza che vietava la fermata delle auto. Abbiamo dovuto suonare in tutte le case grazie all'aiuto anche dei carabinieri e non solo. La macchina dove sono finiti i due atleti molto probabilmente è stata parcheggiata quando noi non eravamo più presenti. Sono incidenti che in gare simili possono capitare». 

Il presidente oggi ha affidato anche alla pagina Facebook della società qualche spiegazione: «La società aveva tutte le dovute autorizzazioni e i relativi nulla osta della prefettura, provvedimenti inviati a tutti gli enti interessati tramite canali ufficiali. Oltremodo la società organizzatrice, oltre a quelle previste, si è fatta promotrice di ulteriori iniziative al fine di preservare la sicurezza di tutti i partecipanti alla manifestazione. Lungo la linea di arrivo la società ha transennato le uniche due auto che non potevano essere rimosse applicando ulteriori striscioni, creando così una via di percorrenza visibile e sicura, tale via è stata vista da tutti i partecipanti, sia al primo giro che al secondo, visto che la gara comprendeva 2 giri dello stesso circuito». 

© Riproduzione riservata