Nuovo volto per l’anfiteatro comunale a Sedilo. A fine anno sono infatti stati aggiudicati  i lavori finanziati per 710 mila euro con “Vivi Bargui”, l’iniziativa che vede insieme i centri delle Unioni dei comuni di Guilcier e Barigadu e ha portato nel territorio diversi milioni di euro con la programmazione territoriale.

Tra gli interventi di rilevo quello che nei prossimi mesi caratterizzerà Sedilo con la sistemazione dell’anfiteatro comunale, realizzato parecchi anni addietro a ridosso della strada che conduce al santuario di San Costantino. Ora l’Amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Pes punta a chiudere la struttura e offrire alla comunità, e non solo, un ampio spazio chiuso che possa ospitare eventi di grande portata.

“Una sala convegni al  centro Sardegna, a ridosso della 131 Dcn, si presta bene ad ospitare tanti eventi e ad essere anche affittata”, spiega il sindaco Salvatore Pes. E prosegue: “Questo è un intervento fortemente voluto dalla vecchia Amministrazione. Ora siamo riusciti a portare a temine la fase dell’aggiudicazione e, una volta ultimato, ci consentirà di fare un grosso salto di qualità. Cercheremo di riportare Sedilo al centro dell’attenzione visto che in questi anni per gli eventi culturali eravamo limitati dagli spazi”.

I denari a disposizione, visto l’aumento dei costi, saranno sufficienti a chiudere e coprire la struttura e a predisporre gli impianti per poi lasciare il completamento del locale a quando saranno reperite ulteriori risorse La struttura, nel prossimo futuro, ospiterà anche il Centro di documentazione dell’Ardia. Ci saranno sicuramente pannelli fotografici, documenti storici, libri dedicati alla sfrenata corsa in onore di Costantino Imperatore, accessori legati al mondo del cavallo, tessuti, bacheche multimediali, un percorso in divenire che verrà studiato nel corso dei prossimi anni. Intanto il Comune porta a casa il risultato di concentrare in un’unica area, prossima al santuario, gli spazi museali presenti a Sedilo. Accanto all’anfiteatro sorge infatti il Museo del territorio, attualmente visitabile su prenotazione a cura dell’Associazione archeologica Iloi e di Cesim.

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