Ritorno graduale alla normalità alla casa di riposo di Samugheo. Da domani infatti inizieranno ad essere programmate le visite con i parenti. Avverranno in massima sicurezza: previa prenotazione, all'aperto tenendo le distanze o, in caso di maltempo, dentro ma attraverso una porta a vetri.

Un modo per continuare a tutelare i 45 ospiti della struttura gestita dalla parrocchia. Sino al primo maggio la casa di riposo ha adottato misure drastiche. Dal 28 marzo la struttura era infatti assolutamente blindata.

Il parroco don Diego Tendas e 9 dipendenti (tutti su base volontaria) si erano chiusi dentro la struttura per sbarrare in ogni modo le porte al virus ed evitare che a Samugheo si potessero vivere situazione drammatiche accadute altrove.

Ora dal primo maggio sono ripresi i turni normali con i 20 operatori dopo che so o stati sottoposti tutti a tampone e questo ha dato esito negativo. "Questa esperienza è stata positiva, certo non era una cosa che mi sarei aspettato. Ero arrivato a Samugheo il 6 di ottobre e non mi aspettavo un inizio di questo genere. Il clima all'interno è stato ottimo, non solo per quel che riguarda la professionalità ma anche per la fratellanza. Credo sia servito sia ai dipendenti che a me. È stato faticoso ma è stato necessario".

Il sindaco Antonello Demelas commenta: "E' stato un sacrificio doveroso che secondo me ha salvaguardato gli ospiti. Il merito va a don Diego: si è dimostrato un bravo capo famiglia e ha saputo gestire bene questa situazione".
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