Nove agnelli abbandonati e infreddoliti, con le zampe legate con dello spago in nylon, sono stati trovati dai Forestali in località “Puisteris”, agro del Comune di Mogoro.

La scoperta, che risale alla serata dell’11 marzo, su segnalazione di un cittadino.

Gli animali, di età compresa tra i 7 e 14 giorni di vita, erano privi di segni identificativi e semi nascosti dalla vegetazione. Affidati al servizio veterinario della Asl di Oristano, sono poi stati sottoposti a sequestro penale e dati in consegna giudiziaria ad un allevatore della zona per le prime cure.

Dell’accaduto è stata immediatamente informata la Procura della Repubblica di Oristano con dettagliata informativa di reato. L’indagine dei Forestali proseguirà per individuare eventuali responsabili.

Dagli accertamenti finora svolti appare chiaro che si tratta di un abbandono di animali provenienti da un allevamento, con l’aggravante del maltrattamento dovuto all’utilizzo di tecniche cruente, poiché immobilizzare le zampe con lo spago per rendere gli agnelli facile preda di volpi o di cani randagi causa una lenta agonia e grandi sofferenze all’animale che nel tentativo di liberarsi si procura profonde ferite.

L’utilizzo di tali pratiche è vietato sia dalla normativa vigente sul maltrattamento di animali sia da quella sulla tutela degli animali: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni, mentre chiunque “per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie” è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30mila euro.

Al momento l’ipotesi più plausibile sul vile gesto sembrerebbero meri interessi economici, in quanto con la soppressione dei piccoli si risparmiano i costi per il loro allevamento e, nel contempo, si ottiene una maggiore produzione di latte che nell’annata corrente ha avuto un forte rialzo nel prezzo di mercato.

(Unioneonline/v.l.)

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