La proposta del sindaco Alfonso Marras  per la richiesta alla Regione della concessione di alcune parti del fiume Temo  non trova in linea di principio contrarie le   minoranze consiliari,  ma crea diverse preoccupazioni e interrogativi soprattutto  per le modalità che dovranno essere adottate nella futura gestione. E allora, i  capigruppo Angelo Masala e Alessandro Campus annunciano per martedì in Consiglio Comunale di  voler sottoporre una serie di quesiti per comprendere meglio i termini della questione.

I nodi da sciogliere sono riassunti dallo stesso Masala.  «Intanto - afferma -   pur comprendendo la fretta dopo anni di ritardi di cui gli attuali amministratori non sono assolutamente privi da responsabilità dirette, la  proposta per la sua valenza  doveva essere sicuramente condivisa con la città. Ancora una volta una decisione importante rischia di non essere compresa e condivisa creando tensioni sociali di cui Bosa non ha bisogno. Un'altra preoccupazione – aggiunge Masala -  è quella di comprendere in che modo saranno tutelati i pescatori professionisti  e se avranno dei posti riservati. Inoltre pare difficilmente comprensibile la concessione limitata a sei mesi. Cosa succede alla scadenza? Dove andranno gli occupanti dei posti? Li dovranno liberare? Poi,  esiste un problema importante per la sicurezza. Cosa si affitta? Un posto barca privo di qualsiasi servizio. Temiamo contenziosi legali dovuti a carenze ed inadempienze».   

 Secondo la minoranza occorre aprire un dibattito serio fra le forze politiche, economiche e sociali della città al fine di porre in essere un piano di sviluppo organico. «Non vorremmo che fosse frutto di improvvisazione – evidenzia Masala -  che tanto danno ha già fatto. Le note vicende della gestione della darsena, che hanno occupato i legali del Comune per anni con altissimi costi e perdite di ingenti introiti, dimostrano che in materia occorre essere massimamente prudenti».

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