Per quattro anni non è stato possibile visitarlo. Con la delusione dei tanti turisti in vacanza lungo la costa. Ora però per l’ipogeo di San Salvatore di Sinis sta per iniziare una nuova vita. La prossima settimana verranno appaltati i lavori di messa in sicurezza e restauro dell’antica struttura all'interno della chiesa, sulla grande piazza centrale.

Si tratta di un intervento migliorativo che sarà possibile grazie a un finanziamento del Centro Regionale di Programmazione per un totale di 580mila euro. Il progetto ha ricevuto i pareri positivi di tutte le parti in causa, quindi Arcidiocesi di Oristano, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e del Comune di Cabras.

L'ipogeo (foto concessa)
L'ipogeo (foto concessa)
L'ipogeo (foto concessa)

L’ipogeo aveva subito un primissimo intervento nella seconda metà degli anni Trenta per salvaguardare gli ambienti interni. Poi ci fu un secondo cantiere negli anni Settanta con il quale si cercò di impermeabilizzare il monumento e un terzo a fine anni Novanta, quando fu realizzata la pavimentazione esterna al fine di limitare le infiltrazioni. Internamente all’edificio di culto ora si procederà con la risistemazione e restauro del pavimento, degli infissi e con la tinteggiatura delle pareti.

Nella chiesa sarà rimesso in sicurezza lo spazio d’accesso, con il rifacimento della copertura della tettoia d’ingresso. Anche il tetto sarà oggetto di restauro nella parte del manto esterno. Prevista inoltre la revisione completa dell’impianto elettrico.

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