La tecnica utilizzata dai truffatori è una: prima suonano il campanello di casa e, quando qualcuno apre la porta, si presentano dicendo di essere dei vecchi amici chiedendo di entrare per fare una chiacchierata. Poi tentano di vendere delle lenzuola a caro prezzo. Qualcuno ci casca e fa entrare lo sconosciuto, altri invece capiscono che si tratta di una tentata truffa e chiudono la porta.

Sta succedendo nelle ultime settimane a Cabras. Racconta quanto accaduto ai genitori anziani pochi giorni fa Cristina Mancosu: «Era lo scorso 17 aprile. Un signore si è presentato chiedendo a mio padre e a mia madre di poter entrare per parlare con loro fingendo di essere un amico di vecchia data. Loro gentilmente hanno accettato. Dopo poco tempo però questo signore ha tirato fuori delle lenzuola e un copriletto chiedendo ai miei genitori di acquistarli al prezzo di 250 euro. Loro hanno subito detto che non erano interessati al prodotto. Lui insisteva dicendo che era un prodotto che non era riuscito a vendere in occasione di una fiera a Riola Sardo. Ha chiesto quindi 150 euro, poi il signore è sceso a 50. Infine è andato via arrabbiato per la mancata vendita».

Cristina Mancosu, che poi ha scoperto che a Riola non c’è stata nessuna fiera, non nasconde la sua preoccupazione: «Non sono serena per nulla. Anche perché questa persona si è presentata una seconda volta in tarda serata. I miei genitori non hanno aperto».

Sulla tecnica delle lenzuola alla caserma di Cabras ancora però non sono arrivate segnalazioni. È vero che i carabinieri della stazione locale a marzo scorso sono saliti sull’altare delle due chiese del paese per spiegare proprio agli anziani come comportarsi quando qualche sconosciuto bussa alla porta e chiedendo di entrare inventandosi un motivo. «Abbiamo dato delle  raccomandazioni sui comportamenti da adottare al fine di evitare che gli anziani rimangano oggetto di raggiri e truffe - ha spiegato il comandante Maurizio Porcu -. Ora raggiungiamo anche la chiesa di Solanas».

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