Per la riunione del consiglio comunale chiamata a discutere sulle opere di mitigazione arriva ora anche la convocazione ufficiale firmata dal presidente Vincenzo Pinna. L'assemblea civica si riunisce giovedì 6 febbraio alle 10.30 per discutere un solo punto e cioè il piano stralcio  di interventi di difesa idraulica della città di Bosa

Si tratta del primo lotto delle opere previste nella sola sponda a destra del fiume Temo per un importo quasi 8  milioni  di euro.  Alla vigilia del Consiglio, il segretario della locale sezione sardista ed ex assessore Guglielmo Macchiavello, ricorda la posizione storica  del suo partito.

“Sono passati ormai 10 anni da quel gennaio 2015- si legge in una nota- quando il PSd'Az metteva in luce i pericoli che derivavano dal progetto redatto dalla società Vams su incarico della Regione. La lettura delle relazioni allegate – evidenzia Macchiavello-  dimostravano già allora  che il progetto non rispettava di limiti fissati dal piano di assetto idrogeologico.

Si sosteneva  che elemento fondamentale per la riuscita del progetto fosse il corretto utilizzo della Diga di Monte Crispu, ma  ancora oggi non è  collaudata. Dichiaravano  che il progetto sarebbe servito per la difesa idraulica delle aree di espansione di S.Eligio, di Santa Giusta, di S.Antonio, di Sas Iscalas – sottolinea Macchiavello- ma è bene ricordare che  tutte le aree sono  assolutamente inedificabili per i vincoli del Pai".

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