Se a Bosa l'affluenza alle urne sarà direttamente proporzionale all'interesse e alle presenze dei cittadini  al dibattito organizzato da L’Unione Sarda con i tre candidati alla carica di sindaco, il numero degli elettori che voteranno per il rinnovo del Consiglio Comunale sarà molto elevato.

In circa due ore di confronto, davanti  ad una platea attenta e disponibile all’ascolto, Alessandro Campus, Giuseppe Ibba e Alfonso Marras hanno ribadito i  motivi della propria  candidatura ed elencato i  punti programmatici più importanti.

Qualche frecciata ogni tanto, ma la contesa tenutasi nell’aula  magna del seminario arcivescovile è stata corretta e chiusa in maniera cordiale. Concrete le  risposte di Giuseppe Ibba della lista "Bosa noi ci siamo", più politiche  quelle di Alfonso Marras per "Bosa cambia" e di Alessandro Campus per "Bosa cambia Bosa". In apertura tutti hanno condiviso e fatto proprio l’appello del  vescovo Mauro Maria Morfino   che poneva  l’accento anche sulla necessità di  politiche per la casa, trasporti e viabilità. In caso di elezione hanno garantito all’unisono il massimo impegno su questi temi.   

Più vivace il tono delle risposte alla domanda se della amministrazione uscente  non ci fosse nulla da salvare. «Il giudizio non è  positivo – ha detto Giuseppe Ibba - peraltro  condiviso da una parte della maggioranza che non l’ha più voluto sindaco».

Sulla stessa linea Alessandro Campus: «Lo dicono i fatti, evidenti a tutti i cittadini. E’ stata una amministrazione che non è riuscita a chiudere un’opera pubblica».

La difesa d’ufficio arriva da Alfonso Marras: «Ci sono diverse cose da salvare, tanti finanziamenti sono arrivati e poi il grande risultato dell’ approvazione della variante al PAI, con lo sblocco di situazioni di vincolo inaccettabili per cittadini e imprese».

Sui punti cruciali del programma occhi puntati da parte di tutti su turismo,  conclusione delle incompiute, gestione della darsena, centro storico, Ztl,  ma al primo posto viene il decoro. «La pulizia della città, di Bosa marina, e delle campagne rappresentano una priorità assoluta», afferma Giuseppe Ibba. Campus concorda: «Fondamentale è la restituzione del giusto decoro alla città visto l’abbandono in cui versa il  verde pubblico e la viabilità». Pure Marras qui condivide: «Dare un’immagine più decorosa alla città anche  in vista della stagione estiva».

Stessa sintonia anche sull’attenzione da da dare  alle categorie più deboli come bambini, anziani e disabili.

E mentre il sindaco Piero Casula annuncia la chiusura dei lavori al Campo Italia dopo 3 anni, la discussione si anima sui ritardi accumulati. «Troppi» per Campus e Ibba, «necessari» per Marras  vista la complessità dell’opera e le difficoltà registrate.

Sulla Giunta che verrà le idee sono chiare: «Di certo ho solo il vicesindaco Angelo Masala», annuncia Ibba.

«Vista la qualità della lista potrei farne due», chiosa Campus. Da Marras invece una certezza: «Nessun assessore tecnico ma solo eletti».   

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