Esattamente un anno fa, il 21 e 22 novembre 2022, Bosa fu flagellata dal terribile nubifragio causato dal  ciclone "Poppea" che aveva creato paura e danni  enormi.

Furono colpiti strade, canali, ponti, argini, ma gravissime erano state anche le conseguenze per abitazioni, esercizi commerciali all’interno del centro abitato e nelle campagne con le  strutture agro zootecniche particolarmente danneggiate. Il giorno stesso la Giunta comunale al fine di  affrontare la situazione di emergenza con mezzi straordinari e fronteggiare le situazioni di pericolo e danneggiamento per i cittadini e le diverse  attività aveva dichiarato lo stato di calamità naturale. 

Ma a dodici mesi dal  terribile evento, a che punto è la procedura affinché anche i privati possano ottenere i ristori per i danni subiti? L'interrogativo arriva alla consigliera comunale di Fratelli d'Italia Rosalia Acca, preoccupata delle legittime  lamentele da parte dei cittadini.

«Mi sono recata negli uffici comunali per chiedere conto della situazione e mi è stato risposto che ancora la procedura non è stata perfezionata,  pur essendo arrivate in Comune da tempo le domande di concessione dei contributi. Inutile sottolineare – aggiunge - come tante famiglie erano  state costrette a buttare mobili elettrodomestici e tanti altri beni senza però aver sinora ricevuto ancora nulla».

Il sindaco Piero Casula conferma che «allo stato attuale non è ancora andato avanti tutto l'iter burocratico per dare risposte ai cittadini, in quanto i fondi devono arrivare attraverso la specifica  legge regionale per questo genere di interventi. Risorse non ancora concesse dalla Regione che normalmente concede ogni due anni. Siamo certi – evidenzia il primo cittadino - che questo fondo da dove poi i Comuni potranno attingere sarà definito entro l’anno dalla Regione e potremo  così dare seguito alle richieste».

Il vice sindaco Federico Ledda che sta  seguendo  personalmente la questione sottolinea il percorso che dovrà essere effettuato non appena saranno disponibili i contributi. «Faremo un avviso pubblico che è già pronto – evidenzia -  mentre  abbiamo da tempo definito e concordato  un modello di richiesta con la stessa Regione che potrà essere compilato e protocollato dai richiedenti».

Diverso è stato invece l’iter per i ristori delle aziende e attività dove si è proceduto ad effettuare i sopralluoghi al fine di verificare la consistenza dei danni subiti per poi procedere al pagamento degli indennizzi previsti. Per quanto riguardava le opere pubbliche e gli interventi più urgenti, la Giunta aveva chiesto di utilizzare le risorse del mutuo infrastrutture. 

  

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