Il sindaco di Ales nonché presidente del distretto sanitario Francesco Mereu lancia l'allarme sulla possibilità che, dal primo maggio, il servizio Ascot possa essere interrotto con gravissime conseguenze sull'assistenza sanitaria in Marmilla e nel Terralbese

«Sono molto preoccupato – afferma Mereu - in quanto il servizio ubicato  in una decina di paesi del distretto Ales - Terralba  garantisce la sostituzione temporanea  di numerosi  medici di famiglia andati  in pensione senza essere sostituiti».

Ma perché nasce la denuncia di Mereu?  «Abbiamo ricevuto, per conoscenza – sottolinea il presidente del distretto -  una comunicazione da parte del direttore generale della Asl  di Oristano Angelo Serusi indirizzata ai vertici amministrativi e politici della sanità sarda, nella quale si  chiedeva l'accreditamento  delle  risorse entro il 30 aprile a favore delle aziende sanitarie locali per la realizzazione dei  progetti aziendali in atto per l’ assistenza primaria e continuità assistenziale. In caso contrario il servizio non poteva essere più garantito.  Comunicazione -  evidenzia Mereu - che  fa seguito ad una precedente di marzo».

Oltre che in Marmilla, l'attività degli ambulatori  Ascot potrebbe interrompersi anche negli altri distretti sanitari della provincia, dove ci sono circa 22 mila cittadini  attualmente senza medico di base.

«La mia preoccupazione - spiega Mereu - nasce soprattutto dal fatto che il territorio è prevalentemente abitato da una popolazione con una età media alquanto elevata, con persone che non possono essere private anche dell’assistenza sanitaria in una zona che soffre anche per  altre problematiche».

Attualmente gli Ascot i attivi nell’oristanese sono 26: Arborea, Ardauli, Baratili, Bauladu, Busachi, Fordongianus, Ghilarza, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Milis, Narbolia, Nurachi, Oristano, bSamugheo, San Nicolò d’Arcidano, San Vero Milis, Santulussurgiu, Seneghe, Simaxis, Terralba, Tramatza, Uras, Villaurbana, Zeddiani.

Qui possono essere soddisfatte prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, certificati di malattia e ogni altra prestazione riconosciuta dagli accordi collettivi nazionali.  

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