«Un raro esempio di spirito di sacrificio, solidarietà e coraggio non comuni». Con queste parole il prefetto di Oristano Salvatore Angieri ha ricordato Vincenzo Curtale, il 40enne oristanese morto il giorno di Ferragosto 2015 dopo che, senza esitazioni, si tuffò nelle acque agitate e pericolose di San Giovanni di Sinis per salvare due turisti in difficoltà.

Portò in salvo le due persone che nemmeno conosceva, tornò a riva ma quel gesto gli fu fatale. Oggi, in occasione dei festeggiamenti per i 77 anni della fondazione della Repubblica, Curtale è stato insignito della medaglia d’oro alla memoria «in ricordo di quel sacrificio immenso che ci commuove tutti» ha detto il prefetto consegnando il riconoscimento alla mamma Bonaria Cois.

Alla presenza delle autorità civili e militari, sono state inoltre consegnate onorificenze al merito della Repubblica al maresciallo maggiore Carlo Barbera, in servizio al Comando provinciale dei carabinieri di Oristano; a Francesca Cappai, educatrice sanitaria in servizio alla Asl; a Rita Maria Caria e Franca Miscali, funzionarie della Prefettura di Oristano; a Marco Casu, portalettere e alla sua collega di Poste italiane Monica Garippa, in pensione. 

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