«Avete fatto una scelta grave». Così Massimo Cannas, sindaco decaduto di Tortolì, sferra parole di fuoco contro i quattro dissidenti di maggioranza che, unendosi ai cinque consiglieri di opposizione, hanno staccato la spina (con un anno e mezzo d'anticipo) all'amministrazione comunale.

Nel mirino dell'ex primo cittadino, eletto per la prima volta nel 2014 e confermato nel 2019, ci sono i suoi ex colleghi di Giunta: Walter Cattari, Lara Depau, Carlo Marcia e Bonaria Murreli. Da qualche giorno Tortolì è investita da un terremoto politico simile a quello del 2013, quando un gruppo di dissidenti, fra cui lo stesso Cannas, destituì il sindaco dell'epoca, Mimmo Lerede.

Che ora, da capogruppo dell'opposizione, ha riservato lo stesso trattamento al successore. «La scelta è grave - afferma Cannas - perché arriva in un momento di particolare fragilità del nostro Comune a causa della mancanza del bilancio di previsione 2023. Tale mancanza, di fatto, rallenta e in parte paralizza le attività amministrative. Purtroppo i rischi e le conseguenze di queste dimissioni con molta probabilità saranno pagate dai nostri concittadini e dalle imprese».

L'ex sindaco guarda già all'appuntamento elettorale di primavera, benché lui non potrà aspirare alla carica di sindaco per aver già ricoperto due mandati consecutivi. «Rassicuro che il nostro impegno non terminerà con questa consiliatura, ma proseguirà al fine di contribuire a individuare un nuovo sindaco e una classe dirigente che garantiscano i soli interessi generali della nostra comunità».

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