"La signora Paola è uscita dal coma. Ora è stata estubata e respira autonomamente ma non è fuori pericolo, la sua situazione è ancora critica". Così il direttore del presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei, Luigi Ferrai, sulle condizioni di salute di Paola Piras, la donna di 51 anni accoltellata con 18 fendenti dall'ex compagno di origini pakistane l'11 maggio scorso, quando il figlio Mirko, di 19 anni, è stato ucciso nel tentativo di fare scudo alla madre con il proprio corpo.

Paola inizia a ricevere la visita di qualche familiare, in particolare della sorella Stefania, e in uno dei suoi momenti di lucidità avrebbe chiesto del figlio, ma non conosce ancora la verità sulla sua tragica sorte.

"I medici del reparto di Rianimazione, diretti dal primario Francesco Loddo, la stanno curando nel migliore dei modi - assicura il direttore del presidio, Ferrai - La donna ha al suo fianco anche alcuni psicologi: dalla collaborazione tra l'equipe dei clinici e quella degli psicologi, si deciderà quando e come comunicarle l'epilogo della drammatica aggressione del suo ex compagno, costato la vita al figlio Mirko".

Poi la precisazione circa i tempi di guarigione: “Al momento non si possono prevedere – chiarisce Ferrai - tutto dipende dall'evoluzione della situazione clinica della paziente". 

(unioneonline/v.l.)

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