Una settimana davvero speciale per dieci studenti dell'istituto Ianas di Tortolì, appena rientrati da Roma dove hanno avuto l'importante occasione di svolgere uno stage formativo al Quirinale. Partiti l'11 novembre accompagnati dal docente e referente del progetto Fabrizio Murru, i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di lavorare fianco a fianco con lo staff della Presidenza della Repubblica ognuno nel suo ambito: in sala, accoglienza e nelle cucine del Quirinale sotto la guida del “cuoco dei presidenti” ormai da trent'anni, l'ogliastrino Pietro Catzola.

Studenti dello Ianas di Tortolì con lo chef Pietro Catzola nelle cucine del Quirinale
Studenti dello Ianas di Tortolì con lo chef Pietro Catzola nelle cucine del Quirinale
Studenti dello Ianas di Tortolì con lo chef Pietro Catzola nelle cucine del Quirinale

Hanno potuto conoscere il presidente Sergio Mattarella con cui hanno parlato dell'Ogliastra, delle sue peculiarità, cucinato i piatti tipici come i culurgiones o sa fregula che già conosceva anche grazie allo chef Catzola. «Un'esperienza davvero formativa e indimenticabile che lascia un segno profondo nel loro e nel mio percorso di crescita professionale e personale»,  commenta entusiasta il docente Murru, «un gruppo di ragazzi splendidi e volenterosi, che si sono dati da fare rispettando i rigidi protocolli. Ci hanno fatto i complimenti». 

Studenti dello Inas di Tortolì in stage per una settimana al Quirinale
Studenti dello Inas di Tortolì in stage per una settimana al Quirinale

Studenti dello Inas di Tortolì in stage per una settimana al Quirinale

E infatti sono già stati "ingaggiati" per un prossimo evento:  il pranzo di Stato del 2 giugno. Questo è solo l'ultimo dei tanti progetti portati avanti dall'istituto guidato dal dirigente Nanni usai, che ha organizzato e finanziato anche questa importante esperienza formativa che ha impegnato dieci studenti selezionati da un'apposita commissione in base al merito. «Un grazie speciale va allo chef Pietro Catzola e al dirigente Usai per averci fatto vivere questa indimenticabile esperienza», conclude Murru. 

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