Con il caro-energia sono a rischio anche i servizi essenziali. A Bari Sardo vogliono evitare di tagliare le priorità, come ad esempio la mensa scolastica, e l’amministrazione apre un ragionamento interno su cosa, in questa fase storica, sia di stretta attualità e cosa invece può attendere in attesa di tempi migliori.

«Tutto ciò che riguarda verde, manutenzioni e decoro urbano rischiano, nella prossima previsione di bilancio, rischia di subire tagli perché quei soldi serviranno a pagare la corrente», spiega l’assessore competente, Andrea Murru.

Se in strada c’è una buca si corre ai ripari per evitare serie conseguenze, ma tutto resta nell’ordinaria amministrazione. «Ci stiamo riorganizzando per traghettare questo periodo e si ragionerà sulla base delle esigenze prioritarie. Questo ragionamento - dice l’assessore Murru - si riflette su tutti gli ambiti che necessitano di spesa corrente, quindi anche le manutenzioni e il decoro. Non è altro che il proseguo di ciò che ha annunciato il sindaco dopo i rincari delle bollette. I soldi che spenderemo in bollette li avremmo potuti impiegare per servizi utili alla comunità».

A Bari Sardo il sindaco, Ivan Mameli, ha tagliato i costi dell’energia spegnendo una parte dei lampioni in alcuni tratti del territorio comunali. E per garantire i servizi turistici, nei giorni scorsi il Comune ha istituito la tassa di soggiorno. Nei ragionamenti della maggioranza tornerà utile nei periodi di magra perché, di questo passo, le bollette della corrente rischiano di divorare anche i servizi del settore turistico-balneare.

© Riproduzione riservata