Da una parte l'opposizione che attacca, dall'altra il sindaco che si difende e rilancia. Il motivo della discussione politica è una rete idrica con improvvisi cali di pressione che creano continui disagi alla comunità di Bari Sardo. Le criticità maggiori le avverte chi abita nelle zone più alte del paese, da via Pigliaru a via Parodi, da Cuccuroni a Cuccureddu.

«Numerosi cittadini ci hanno manifestato il loro disappunto e lamentano il fatto che la situazione sia ormai insostenibile». La minoranza ha presentato un'interrogazione consiliare. Quattro le istanze presentate dal gruppo Insieme Comune. «Cos’ha fatto il sindaco nel precedente mandato per risolvere questi problemi? Sono in progetto piani di intervento sul sistema delle condotte idriche del paese?». L'opposizione vuole capire «che tipo di collaborazione abbia l’ente con Abbanoa. Considerato che, rispetto ad altri paesi del circondario, poiché Bari Sardo e Cardedu hanno risorse di acqua stabili e copiose, rappresentate da falde acquifere generose e abbondanti, li problema pare sia essere esclusivamente la rete idrica vecchia e inadeguata del nostro paese, gestita in maniera insufficiente dall'ente gestore Abbanoa».

Il sindaco, Ivan Mameli, ha chiarito la posizione dell'ente: «Mi fa piacere che dopo 34 anni ci si renda conto che l'acqua, anche a Bari Sardo, va per gravità. Infatti le aree di espansione che sono maggiormente colpite dal problema storico della pressione idrica, vengono individuate nel Piano regolatore generale nel lontano 1990. Da allora, le amministrazioni che si sono succedute nel tempo, non tutte, hanno approvato molteplici piani di lottizzazione in quelle aree che sorgono in un'altitudine superiore rispetto allo storico accumulo di Santa Cecilia. La nostra amministrazione, subentrata nel 2017, non ha mai approvato piani di lottizzazione dotati di questi problemi strutturali. Tuttavia, questa scomoda eredità vecchia almeno 30 anni, sin da subito si è cercato di affrontarla aprendo un dialogo con Abbanoa. Sono numerosi le interlocuzioni e i tavoli tecnici a cui abbiamo partecipato. A oggi abbiamo ottenuto diversi interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione a nuovo di impianti idrici e fognari vetusti e altri siamo in attesa che vengano effettuati a breve. Per quanto riguarda il problema principale, ossia quello della pressione nelle parti alte del paese, è solo con questa amministrazione che Egas ha finalmente preso atto e formalizzato sia alla Regione che ad Abbanoa la richiesta di finanziamento per realizzare un nuovo serbatoio di accumulo che dovrà necessariamente sorgere al di sopra delle lottizzazioni esistenti così da risolvere definitivamente il problema. L'intervento è stato quantificato in 1.541.737 di euro. Il 23 agosto ho incontrato il presidente Solinas assieme ad altri tre colleghi sindaci con i quali condividiamo lo stesso problema, mentre la settimana scorsa in una riunione congiunta ho incontrato l'assessore Saiu, presidente Abbanoa, Egas, consiglieri regionali territoriali e sindaci. Auspichiamo in un rapido finanziamento da parte della Regione nei confronti di chi di dovere per la messa in atto delle necessarie opere infrastrutturali».

L'opposizione ha incalzato il sindaco anche sulla tempistica degli avvisi diffusi in occasione degli interventi di manutenzione: «Perché in occasione di lavori sulla rete l’interruzione del servizio non viene per tempo segnalata agli utenti?». Per Mameli si tratta di «una menzogna perché il Comune ha sempre dato notizia di eventuali interruzioni programmate. Quando questo è avvenuto in ritardo è perché Abbanoa ha comunicato in ritardo per guasti improvvisi non prevedibili».

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